
Situazione di stallo per le materie prime, con prezzi invariati o un po’ cedenti, ma sempre molto alti, e scambi scarsi. Continua il leggero calo delle quotazioni del burro e delle polveri.
– Sul mercato europeo, latte crudo tedesco ai livelli di settimana scorsa, trattato a 0,59-0,60 €/kg partenza; anche lo scremato resta invariato; domanda e offerta scarse. Sul mercato nazionale, indebolimento del latte crudo, trattato a 0,66 €/kg, domanda vivace a partire da mercoledì. Latte scremato molto richiesto, trattato a 0,35-0,37 €/kg. Raccolta in significativo calo e titoli bassi.
– Sul mercato UE, crema di latte tedesca stabile o leggermente calante, quotata intorno ai 3,60 €/kg franco arrivo, scarse sia l’offerta che la domanda. Sul mercato italiano, panna nazionale di qualità stabile, buona richiesta ma meno disponibilità.
– Settimana di ulteriori cali sulle quotazioni ufficiali del burro. A Kempten il minimo è rimasto invariato a 7,04 €/kg mentre il massimo è sceso di € 0,04 portandosi a 7,15 €/kg, media tedesca 7,095 €/kg. L’Olanda cala di € 0,04 e va a 7,15 €/kg, la Francia invece resta invariata per le terza settimana consecutiva a 7,79 €/kg. La media a tre di questa settimana è 7,345 €/kg e quella a due 7,123 €/kg. La quotazione del burro di centrifuga a Milano diminuisce di € 0,03 e si porta, come l’Olanda e il massimo tedesco, a 7,15 €/kg.
– Bollettini del latte in polvere scremato in calo nei tre Paesi che teniamo in considerazione. L’intero resta invariato in Germania e Francia, diminuisce in Olanda.
– Siero per l’uso alimentare tedesco invariato, quello per l’uso zootecnico in calo in calo nei tre Paesi che prendiamo in esame.
– Le quotazioni dei formaggi in Italia sono aumentate per il Pecorino Romano e l’Asiago pressato fresco a Milano e per alcune voci del Parmigiano Reggiano a Modena e a Reggio Emilia.
In EU quotazioni sempre elevate anche se si vede qualche segnale di calo. Domanda di formaggio leggermente calata, soprattutto a causa del rallentamento dell’export dovuto ai costi alti dei container. Si prevede che l’offerta subirà dei contraccolpi. In Germania, i prezzi sullo scaffale stanno aumentando.
NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, in quanto miscellanea non solo di prezzi effettivi di vendita, ma anche di prezzi di offerte e/o richieste rilevate sul mercato.
Dopo la consueta tabella dei prezzi settimanali, segue approfondimento sull’import giapponese.

Import Giappone, maggio 2022
Le importazioni giapponesi di formaggio stanno calando, -8% magg.’22/magg.’21 e -3% genn-magg’22/genn-magg’21. La merce di origine UE è di circa il 40%. Al contrario, l’import di lattosio continua ad aumentare, +17% magg.’22/magg.’21, con dati positivi sia per la merce proveniente dal principale fornitore, gli Stati Uniti, che dalla UE, che segnano rispettivamente +12% e +16% genn-magg’22/genn-magg’21. L’import di burro sta calando significativamente, -22% magg.’22/magg.’21, soprattutto a causa della diminuzione delle spedizioni dalla Nuova Zelanda.
Per quanto riguarda l’SMP, l’import è calato del 12% genn-magg’22/genn-magg’21 e si è addirittura dimezzato rispetto allo stesso periodo del 2020; il calo maggiore è stato registrato per la merce di origine UE, mentre quella neozelandese ha guadagnato quote di mercato.

Emanuela Denti
ASSOCASEARI