
Settimana di sostanziale stabilità. Latte e panna che mantengono le quotazioni della scorsa settimana sui mercati europei, con poca disponibilità; il burro recupera ulteriormente; nelle polveri grande indecisione, in attesa che il mercato si spieghi meglio. Incertezza anche nelle quotazioni dei formaggi. Resta comunque un mercato estremamente volatile per tutte le tipologie di prodotto.
– Sul mercato europeo, situazione stabile per il latte crudo tedesco, sia intero che scremato, con pochissima merce disponibile. Sul mercato nazionale, latte crudo ancora in aumento, trattato a 0,59-0,60 €/kg partenza, domanda molto buona. Raccolta in calo graduale, titoli in calo verso i valori estivi, soprattutto per quanto riguarda la materia grassa.
– Sul mercato UE, invariata la crema di latte tedesca che resta anche questa settimana a 3,55-3,58 €/kg franco arrivo, scarsissima offerta. In Italia, buona domanda di panna nazionale di qualità trattata a bollettino.
– Quotazioni ufficiali europee del burro ancora in aumento. Kempten sale di € 0,02 il minimo e di € 0,03 il massimo, che vanno rispettivamente a 7,20 e 7,25 €/kg, media tedesca 7,225 €/kg. La Francia aumenta di € 0,18 portandosi a 7,96 €/kg mentre l’Olanda resta invariata a 7,25 €/kg. La media a tre di questa settimana è 7,478 €/kg e quella a due 7,238 €/kg. La quotazione del burro di centrifuga a Milano aumenta di € 0,07 e va a 7,15 €/kg.
– I bollettini del latte in polvere scremato questa settimana sono aumentati in tutti e tre i Paesi che teniamo in considerazione, a parte quello per uso alimentare in Francia che è calato leggermente. L’intero è aumentato in Germania e in Francia, ma è calato in Olanda.
La situazione resta molto incerta con quotazioni che si mantengono a livelli molto alti, ma con pochi scambi.
– Anche nel siero molta indecisione: aumenta in Germania e cala in Francia e Olanda.
– Per quanto riguarda i formaggi, in Italia sono aumentate le quotazioni del Pecorino Romano a Milano, del Gorgonzola a Novara, del Provolone Valpadana e del Monte Veronese a Verona.
Prezzi in riflessione per i formaggi commodities in Europa, con quotazioni intorno ai 5,00 €/kg.
NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, in quanto miscellanea non solo di prezzi effettivi di vendita, ma anche di prezzi di offerte e/o richieste rilevate sul mercato.
Dopo la consueta tabella dei prezzi settimanali, segue approfondimento sull’import/export australiano.

Import/export Australia aprile 2022
In forte aumento le esportazioni di WMP nel primo quadrimestre, +45% gen-apr’22/gen-apr’21, quasi interamente in seguito all’aumento delle spedizioni di prodotti dolcificati (codice SA 040229). Circa la metà del WMP è destinato agli Emirati Arabi Uniti, la cui domanda di prodotto dolcificato è salita a oltre 4.000 tonnellate da inizio anno. Anche l’export di SMP è aumentato, +11% gen-apr’22/gen-apr’21, grazie alla forte domanda di Indonesia, Kuwait e Vietnam che compensa la perdita dei volumi diretti in Cina, -11% gen-apr’22/genn-apr’21.
Anche le esportazioni di burro sono calate, -30% gen-apr’22/gen-apr’21, principalmente a causa della minore domanda cinese. Le spedizioni di formaggio sono scese in aprile ma sono stabili nel primo quadrimestre.
Le importazioni di formaggio sono calate del 13% gen-apr’22/gen-apr’21, in seguito soprattutto alla diminuzione del 34% gen-apr’22/gen-apr’21 delle spedizioni della Nuova Zelanda; in aumento invece la merce proveniente dagli Stati Uniti, +15% gen-apr’22/gen-apr’21. L’import di WMP, soprattutto non dolcificato, è molto vivace, con oltre il 90% della merce proveniente dalla Nuova Zelanda.

Emanuela Denti
ASSOCASEARI