
IL MERCATO LATTIERO-CASEARIO DI QUESTA SETTIMANA
– Che settimana!!! Lunedì e martedì fino a mercoledì mattina enorme offerta da parte dei venditori, anche a prezzi estremamente bassi, con la crema estera trattata per consegna lunedì-mercoledì della settimana prossima a 1,70 €/kg. Le consegne per giovedì e venerdì sono addirittura scese a 1,60 €/kg. Latte scremato offerto a 0,215 €/kg ma trattato anche a 0,20 €/kg, il crudo offerto a 0,39 €/kg. Tutti i prezzi sono intesi consegnato reso Nord Italia.
Da mercoledì pomeriggio non sembra più possibile trovare alcuna offerta di nessun genere per nessun prodotto. Sicuramente la domanda è stata molto elevata al punto da fare ritornare i produttori sui loro passi e centellinare l’offerta a prezzi un po’ più alti.
Anche sul mercato interno domanda di crema nazionale di qualità molto elevata, con spesso prezzi che vanno a bollettino+. Anche sul latte crudo una buona domanda ma prezzi abbastanza invariati rispetto alla settimana precedente.
– Anche questa settimana, bollettini esteri del burro assolutamente invariati su tutti e tre i principali mercati europei. Kempten conferma, quindi, il minimo a 3,60 €/kg e il massimo a 3,70 €/kg, l’Olanda il 3,59 €/kg e la Francia il 3,60 €/kg.
Sul mercato c’è poca offerta e comunque a prezzi invariati rispetto alla settimana scorsa. Sparita completamente l’offerta di prodotto congelato. Molti compratori si aspettano un mercato al ribasso per il prossimo trimestre. I venditori, invece, non so se lo dicano in quanto tali, non sono convinti di un mercato ribassante.
– Latte in polvere scremato in rialzo sui bollettini tedesco e francese, stabile su quello olandese. Alla fine, il bollettino di Kempten si è riallineato al mercato che, per lo meno per merce tedesca, resta compreso tra 2.700 e 2.750 €/Tons.
Tutti ancora indecisi su quello che potrà accadere sul secondo trimestre, essendo ormai troppe le variabili in gioco.
Latte in polvere intero invariato sia Germania che in Olanda, invece in aumento in Francia. Come ci ha fatto notare il nostro amico Christophe Lafougere, la domanda interna della UE è in calo e, per quanto riguarda l’export, dipendiamo quasi completamente da un unico cliente, l’Algeria. In effetti, sono sempre più le latterie che producono il latte in polvere intero quasi solo su richiesta.
– Siero in polvere in rialzo su tutti e tre i bollettini che prendiamo in considerazione, con un allineamento delle quotazioni ufficiali che raramente si era visto.
– Quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi in aumento per il Cheddar a 3,18 €/kg e l’Edamer a 3,14 €/kg, stabile per il Gouda a 3,14 €/kg e in calo per l’Emmentaler a 4,38 €/kg.
In Italia, in calo le quotazioni del Parmigiano Reggiano a Modena e a Mantova e del Grana Padano a Mantova e a Brescia.
Dopo la consueta tabella dei prezzi settimanale, segue approfondimento sull’import/export statunitense.
Week 50 | Week 49 | Week 48 | Week 47 | |||||
BURRO (D) | 3,60 – 3,70 | 3,60 – 3,70 | n.q. | 3,60 – 3,70 | ||||
BURRO (F) | 3,60 | 3,60 | 3,60 | 3,60 | ||||
BURRO (NL) | 3,59 | 3,59 | 3,59 | 3,55 | ||||
SMP USO ALIMENTARE (D) | 2590 – 2650 | 2590 – 2630 | 2540 – 2620 | 2500 – 2580 | ||||
SMP USO ALIMENTARE (F) | 2600 | 2530 | 2530 | 2490 | ||||
SMP USO ALIMENTARE (NL) | 2600 | 2600 | 2570 | 2530 | ||||
SMP USO ZOOTECNICO (D) | 2450 – 2500 | 2450 – 2490 | 2420 – 2460 | 2380 – 2420 | ||||
SMP USO ZOOTECNICO (NL) | 2480 | 2480 | 2480 | 2440 | ||||
WMP (D) | 3070 – 3120 | 3070 – 3120 | 3030 – 3100 | 3030 – 3100 | ||||
WMP (F) | 3150 | 3100 | 3100 | 3060 | ||||
WMP (NL) | 3130 | 3130 | 3100 | 3060 | ||||
SIERO IN POLVERE USO ALIMENTARE (D) | 890-940 | 880-930 | 880-930 | 880-920 | ||||
SIERO IN POLVERE USO ZOOTECNICO (D) | 710-730 | 700-720 | 700-720 | 680-700 | ||||
SIERO IN POLVERE USO ZOOTECNICO (F) | 720 | 680 | 680 | 680 | ||||
SIERO IN POLVERE USO ZOOTECNICO (NL) | 720 | 710 | 700 | 690 |
Import-export Stati Uniti
A ottobre, rispetto allo stesso mese 2018, le esportazioni statunitensi sono state positive, sia per il formaggio (+4,3%) che per il latte scremato in polvere (10.000 tonnellate), grazie soprattutto alla buona domanda di Messico e Asia. Un lieve aumento per le spedizioni di lattosio. Si registra una calo, invece, per l’export di burro (-50%), butteroil (-50%) e di polvere di siero di latte (-24%), quest’ultimo dovuto dell’epidemia di peste suina in Cina che ha causato l’abbattimento di circa il 50% di capi allevati.
Le importazioni statunitensi di formaggio, soprattutto italiano, hanno continuato a crescere nella prima metà di ottobre per fare scorte prima dell’entrata in vigore dei dazi di Trump. Le importazioni di burro nei primi 10 mesi del 2019 sono aumentate quasi del 30%, raggiungendo per la prima volta le 40.000 tonnellate in 10 mesi, ma si si è registrato un lieve calo ottobre 2019 vs ottobre 2018. Le importazioni di caseine stanno vivendo una sorta di rinascita e circa un terzo di questo prodotto proviene dalla Nuova Zelanda.
Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli
ASSOCASEARI