MERCATO LATTIERO-CASEARIO: ANALISI DI ASSOCASEARI – SETTIMANA 16-23 NOVEMBRE 2018

MERCATO LATTIERO-CASEARIO: ANALISI DI ASSOCASEARI – SETTIMANA 16-23 NOVEMBRE 2018

– Settimana questa alquanto stabile. La crema estera resta invariata ai livelli della settimana scorsa e viene trattata a 2,24-2,28 €/kg. Continua però a non esserci grossa disponibilità.

Per quanto riguarda il latte crudo estero c’è forse un pochino di offerta in più, ma con prezzi che restano tra 0,43-0,44  €/kg consegnato. Per il latte scremato la trattativa inizia con richieste di 0,24 €/kg ma poi si riesce a chiuedere a 0,21-0,22 €/kg.

Per quanto riguarda l’Italia, il latte si conferma sui livelli della settimana scorsa, 0,46-0,465 €/kg partenza. La raccolta, però, in Pianura Padana è sempre leggermente inferiore rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

La crema nazionale di qualità viene trattata solo su contratti in essere e nessun contratto sullo spot a prezzi che arrivano addirittura ad essere 2,36 €/kg partenza.

– Il listino del burro di Kempten, come direbbe un amico “invariatissimo”, 4,30 €/kg il minimo e 4,60 €/kg il massimo. Quotazione olandese in leggero calo, passa da 4,30 a 4,25 €/kg. “Meno male” che c’è la Francia che vede positivo e aumenta di € 0,10 portandosi a 4,50 €/kg; media dei tre bollettini 4,40 €/kg.

Ricordiamo però che il bollettino francese sembra essere sulle montagne russe, due settimane fa era 4,65 €/kg, settimana scorsa 4,40 €/kg e questa settimana 4,50 €/kg.

L’aumento della quotazione francese, però, non trova riscontro nel “mercato reale”: il burro che due settimane fa veniva offerto a 4,50 €/kg e settimana scorsa a 4,40 €/kg, questa settimana è stato trattato a 4,25 €/kg.

Latte in polvere praticamente stabile su tutti e tre i maggiori bollettini, tranne qualche leggera variazione.

Ci sono invece grosse novità riguardante il latte all’intervento e l’asta di martedì, dove i prezzo minimo di vendita è aumentato di ben 62 €/Tons, portandosi a 1.313 €/Tons. Su 130.000 Tons disponibili, richieste per circa 85.000 Tons e aggiudicate 26.000 Tons circa. La prossima aggiudicazione sarà martedì 11 dicembre, l’ultima del 2018, e da gennaio 2019 si tornerà a due aggiudicazioni al mese.

Malgrado le esportazioni di settembre siano state molto buone, il libero mercato invece resta sempre un po’ indeciso, indecisione anche in parte dovuta al forte calo del prezzo del petrolio.

Siero in polvere: in leggero aumento quello per uso zootecnico in Germania e Francia, stabile quello per uso alimentare sui tre bollettini principali.

– Quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi in calo per l’Emmentaler a 4,27 €/kg e il Cheddar a 3,27€/kg, in aumento l’Edamer a 3,24 €/kg e il Gouda a 3,22 €/kg.

In Italia, continua l’aumento delle quotazioni del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano nei principali bollettini del Nord Italia.

 

    Week 46   Week 45   Week 44   Week 43
       
BURRO (D)   4,30 – 4,60   4,30 – 4,60   4,50 – 4,70   4,60 – 4,80
BURRO (F)   4,50   4,40   4,65   4,65
BURRO (NL)   4,25   4,30   4,30   4,30
SMP USO ALIMENTARE (D)   1580 – 1660   1580 – 1660   1560 – 1660   1530 – 1660
SMP USO ALIMENTARE (F)   1600   1600   1570   1550
SMP USO ALIMENTARE (NL)   1620   1620   1590   1590
SMP USO ZOOTECNICO (D)   1350 – 1370   1330 – 1360   1300 – 1330   1290 – 1320
SMP USO ZOOTECNICO (NL)   1390   1390   1350   1320
WMP (D)   2730 – 2780   2730 – 2800   2730 – 2830   2750 – 2850
WMP (F)   2700   2700   2700   2700
WMP (NL)   2650   2650   2650   2640
SIERO IN POLVERE USO ALIMENTARE (D)   900   900   920   900
         
SIERO IN POLVERE USO ZOOTECNICO (D)   750   730   720   720
SIERO IN POLVERE USO ZOOTECNICO (F)   760   745   730   740
SIERO IN POLVERE USO ZOOTECNICO (NL)   770   770   720   720

 

 

Import cinese

Dopo un agosto piuttosto debole in termini di import, settembre ha visto una ripresa delle importazioni cinesi nonostante l’incertezza sulle relazione commerciale Stati Uniti/Cina. Le scorte cinesi sono piuttosto scarse, il che potrebbe favorire l’aumento delle importazioni nel quarto trimestre 2018 e nel primo trimestre 2019.

Le importazioni di settembre hanno mostrato tassi di crescita significativi per i prodotti a valore aggiunto rispetto allo stesso mese dello scorso anno, tuttavia, poiché erano fortemente in calo ad agosto e nel complesso sono ancora ad un livello relativamente basso, ciò potrebbe non significare molto. Le importazioni di formaggio e burro sono aumentate rispettivamente del 25% e del 99,8% rispetto a settembre 2017.

Le importazioni di latte scremato in polvere sono aumentate del 32,2% sett’18/sett’17 e del 6% nei primi nove mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2017. Nel 2018, la Cina ha acquistato SMP dalla UE (36,9%), dalla Nuova Zelanda (34,1%), dall’Australia (13,2%) e dagli Stati Uniti (10,5%). Tuttavia, di queste quattro aree, solo la UE ha aumentato l’export di SMP verso la Cina nel 2018 (+9,4%).

Le importazioni del WMP, al contrario, sono lievemente calate a settembre, -4,6% rispetto al settembre 2017, mentre nei primi 9 mesi dell’anno sono aumentate dell’8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le esportazioni di WMP neozelandese verso la Cina sono diminuite di quasi il 38% a settembre, mentre la UE le ha aumentate del 20,9% circa rispetto al settembre 2017, anche se i quantitativi sono ancora piuttosto bassi.

Le importazioni di siero di latte, fortemente influenzate dalla guerra commerciale USA-Cina, sono diminuite del 18,5% a settembre rispetto al settembre 2017. La Cina in passato importava quasi la metà del siero di latte dagli Stati Uniti, ma a settembre sono diminuite di quasi il 40% rispetto allo stesso mese del 2017. La UE ha tratto beneficio dalla situazione aumentando le esportazioni di siero in polvere verso la Cina del 18,9% sett’18/sett’17, anche se non ha colmato il divario. Anche la Bielorussia potrebbe trarre beneficio dalla guerra commerciale USA-Cina, infatti ha aumentato la propria quota di siero di latte del 12% sett’18/sett’17.

Le altre importazioni cinesi sett’18/sett’17 sono state: crema -13%, butteroil -33,1%, lattosio +32,9%, infant formula +4,2% e latte liquido -17,5%.

Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli

ASSOCASEARI